Coronavirus e bambini: come spiegare e gestire l’emergenza

La chiusura delle scuole e le recenti misure urgenti per il contenimento del Coronavirus hanno stravolto in poche ore routine e abitudini di adulti e bambini, costringendo a ridefinire priorità e impegni quotidiani.

Tra le tante paure e perplessità che accompagnano questi giorni, ci sono anche quelle di milioni di genitori che si chiedono come gestire al meglio questa situazione totalmente nuova, tutelando la salute e il benessere dei loro figli.

#iorestoacasa è la parola d’ordine per i prossimi giorni. Ma come spiegarlo ai più piccoli? E come impegnare con serenità tutte quelle ore fino a pochi giorni fa frazionate tra scuola, sport e passeggiate?

Ecco una serie di semplici indicazioni che potrebbero essere utili.

  • Spiegare con parole semplici e chiare cosa sta succedendo e cosa è il Coronavirus, magari anche con il supporto di immagini e video.

Piuttosto che lasciare che la loro immaginazione vaghi alla ricerca di risposte, sarebbe utile presentare il Coronavirus partendo da una situazione a loro nota come l’influenza stagionale. Per evitare che questo venga sottovalutato, è bene però precisare che essendo un virus poco conosciuto, ancora non si ha la cura né un vaccino e per questo può essere molto pericoloso.

È necessario accogliere le loro domande, perplessità e paure, offrendo uno spazio di dialogo e confronto.

  • Spiegare l’importanza delle regole di prevenzione, da quelle classiche come lavarsi spesso e con cura le mani e gettare i fazzoletti dopo l’utilizzo, a quelle più restrittive quali mantenere la distanza di 1 m, uscire solo per necessità come fare la spesa, andare a lavoro o per visite mediche.

Chiarire che non poter andare a scuola, a calcio o al parco con cuginetti e amici rientra tra queste misure di prevenzione perché, proprio come l’influenza, anche il coronavirus si trasmette facilmente quindi evitare di stare con altre persone aiuta a limitare i rischi di contagio.

  • È importante responsabilizzarli e coinvolgerli attivamente, anche con modalità giocose e divertenti, così da farli sentire un po’ meno impotenti davanti ad una situazione anche per loro così nuova e difficile.

Utilizzare una clessidra per il lavaggio delle mani, creare insieme una lista (anche tramite un video o dei disegni) delle cose che si possono e non si possono fare, istituire un “Re/Regina delle prevenzione” per chi segue al meglio le indicazioni o creare insieme degli slogan li aiuterà certamente a comprendere e accettare con più serenità questa situazione.

  • Infondere fiducia evitando di trasmettere ansia e preoccupazione

Che tutto questo preoccupi e non poco è ovvio. Eppure, è importante cercare di gestire questi livelli di ansia per evitare che si ripercuotano negativamente sui più piccoli. Questo certamente non significa sminuire o negare la pericolosità del caso, anzi! È giusto condividere emozioni e preoccupazioni con i propri figli, cercando tuttavia di non trasmettere ansie da loro difficilmente gestibili. Essere realistici e dire loro che la situazione preoccupa anche i più grandi e che per questo ciascuno è chiamato a rispettare le regole e le indicazioni, è un primo passo. È fondamentale poi mostrarsi fiduciosi, spiegando loro che con impegno da parte di tutti la situazione potrà migliorare.

  • Trovare il modo di mantenere i contatti con i compagnetti, amici, nonni e parenti lontani, questo consentirà di dare continuità alle relazioni ma anche di tranquillizzare gli stessi bambini.
  • Coinvolgerli nella riorganizzazione della quotidianità

Passare improvvisamente da giornate piene e scandite da impegni e campanelle a giornate totalmente “vuote” è sicuramente destabilizzate per tutti, più che mai per i più piccoli. Definire delle nuove routine è allora un passo imprescindibile, scandendo la giornata in modo chiaro. Si potrebbe creare insieme un calendario e un programma giornaliero in cui inserire la varie attività, mantenendo (laddove possibile) alcune abitudini del passato e la stessa organizzazione temporale che avevano prima dell’emergenza, ad esempio concentrando didattica e compiti la mattina per dedicarsi ad attività ricreative nel pomeriggio. Questo consentirà di dare un po’ di continuità e prevedibilità, infondendo loro maggior sicurezza.

Per motivarli maggiormente, all’inizio della settimana si potrebbe creare una lista per iscritto con diverse attività per poi scegliere insieme, ogni giorno, l’attività da fare tra quelle inserite.

  • Giocare con loro! Se questa emergenza ha costretto milioni di italiani a stare a casa, li ha chiamati anche a riappropriarsi si quel ruolo al quale spesso, presi dalla frenesia del quotidiano, hanno dovuto a malincuore rinunciare: quello di fedele compagno di gioco. Dipingere, inventare storie e canzoni, leggere un bel libro, creare dei piccoli percorsi motori in casa o fare pasta sale sono solo alcune idee. Ma anche sistemare casa, scrivere la lista della “grande spesa” da fare o preparare la pizza per la cena può essere fatto in maniera giocosa e divertente e può costituire un’ottima idea per trascorrere insieme del tempo, divertendosi e soprattutto facendoli sentire utili!

E poi, a conclusione di un giorno infinito trascorso insieme fatto di compiti, pulizie, attività fisica, arte e quant’altro, si potrebbe chiedere loro qual è stata la cosa più bella della giornata appena trascorsa e magari annotarla nel nuovo calendario giornaliero.

Perché i bambini, in fondo, è questo ciò di cui hanno bisogno: la presenza di qualcuno che sappia tenergli la mano, ascoltarli e farli sorridere anche quando tutto intorno sembra fare paura.

Dott.ssa Laura Corrias

Pedagogista

Dott.ssa Laura Corrias

Dott.ssa Laura Corrias

Pedagogista specializzata in Consulenza Pedagogica e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

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